Teatro del Legame

L’ULTIMO SIPARIO

testo e regia di Daniele Lamuraglia

con Daniele Locchi, Amerigo Marchesini, Teresa Lamuraglia

assistente alla regia Lucio Capellupo

 

 

Presentazione

L’Ultimo sipario ci fa immergere in una situazione che rivela quanto sia profondo il legame fra la vita e il teatro, come ci hanno mostrato anche grandi autori classici: Carlo, un attore giunto alla settantina d’anni, a causa di un malessere psico-fisico che gli ha anche offuscato vista, udito e memoria e gli impedisce di lavorare, è ricoverato in una casa di cura, dove l’Infermiera Eleonora usa tutta la sua esperienza per cercare di guarirlo. 

L’inefficace routine della sua degenza viene sconvolta dall’arrivo di Giulio, che si presenta ad Eleonora come il nipote di Glauco, ovvero il Suggeritore degli spettacoli di successo di Carlo, che gli ha raccontato di un’epoca d’oro del teatro e di una forte amicizia con Carlo. Giulio, che fa la maschera in un teatro, è venuto ad informare della morte di Glauco e di un regalo da parte sua per Carlo. Ma Carlo, saputo da Eleonora di questa visita, si rifiuta di riceverlo, ed esprime il desiderio di vedere piuttosto – prima di morire – altre care persone. 

Da questo desiderio irrealizzabile nasce l’idea illuminante di Eleonora: senza far trapelare nulla a Carlo, chiede a Giulio di interpretare le care persone che Carlo avrebbe voluto vedere, per quella che pensa possa essere un’ultima occasione d’incontro. Eleonora, che ha sentito già a lungo descrivere da Carlo queste sue care persone, si occuperà di fornire le indicazioni giuste a Giulio, che per la prima volta si troverà a fare dell’improvvisazione teatrale, immedesimandosi con il corpo e la voce in personaggi per lui immaginari, fino a giungere ad un finale travolgente.

Ognuno dei tre protagonisti uscirà cambiato da questa esperienza: Eleonora scoprirà – grazie al teatro – nuovi strumenti per la cura fisica e psicologica dei pazienti; Giulio un talento che non sapeva di possedere e una preziosa funzione di quell’arte della quale gli aveva raccontato suo nonno Glauco; Carlo si godrà uno spettacolo così impensabile e meraviglioso da rimanere indelebilmente inscritto nella sua memoria.

Questo spettacolo, scritto e diretto da Daniele Lamuraglia, recitato da tre eccellenti interpreti, è ispirato a due opere poco conosciute di due grandi maestri come Eduardo De Filippo e Anton Čechov, ed è un omaggio all’essenza più intima dell’arte teatrale e delle sue magiche ed infinite potenzialità d’interpretazione delle nostre vite.