Lettura ad alta voce
WORKSHOP
Sabato 17 Novembre 2018
ore 9-13 / 14-18
Sede Aics Via Luigi La Vista 1/b
(zona piazza delle Cure)
Programma
1. Presentazione TdL
2. Conoscenza tra le persone
3. Esperienze personali di scrittura
4. Esperienze personali di lettura
5. Prima prova di lettura: da soli
6. Leggere 1: immaginare chi parla
7. Leggere 2: immaginare il personaggio
8. Leggere 3: immaginare la situazione
9. Leggere 4: immaginare la psicologia
10. Seconda prova di lettura: guidati
11. Terza prova di lettura: a più voci
12. Sintesi finale
info: teatrodellegame@gmail.com
Perché un workshop sulla lettura ad alta voce? Che si tratti di un racconto di un romanzo, di una silloge o di una sola singola poesia, la scrittura di una opera è una parte importante e necessaria ma non esaustiva del suo essere arte. Ciò che è scritto, per vivere, deve essere letto. Altrimenti rimane nel limbo dell’inespresso, utile forse al suo autore per essere riuscito finalmente a concretizzare un suo afflato, ma inutile al resto del mondo perché “non comunicato”, non “letto”.
La lettura di una opera è parte integrante del processo artistico. Fatta nell’intimità della propria testa, pervade l’anima e rimane un patrimonio esclusivamente personale. La lettura ad alta voce, invece, non è solo una trasmissione individuale per una ricezione collettiva, ma conferisce allo scritto quella dimensione sonora che lo completa. Leggere ad alta voce, ad esempio da soli, è ben differente che leggere solo con la propria mente. La parola sonorizza il verso e la frase, rendendoli vivi. Vivi perché fisicamente concreti.
Quando poi ci si pone davanti alla necessità della comunicazione, ecco che la lettura ad alta voce assume un ruolo basilare nella fruizione dell’opera.
Per secoli si è scritto affinché il testo venisse letto ad alta voce, per amplificarne sia il senso che la portata. A maggior ragione adesso, nell’epoca del silenzio rotto solo dal rumore della digitazione, è importante recuperare le voci del testo: ritornare alle letture ad alta voce.
Con queste potremo esplorare le recondite sfaccettature dell’opera e al tempo stesso renderla utile, fruibile, conoscibile assieme al nostro modo di essere e di viverla, fino a renderla viva oltre noi stessi.
Concedersi alle voci dei personaggi della letteratura, diventarne noi stessi nell’atto della lettura, colorare il disegno della nostra stessa opera, renderla efficace, sincera, precisa.
I partecipanti al workshop saranno quindi invitati a sperimentare la lettura, in modo da appropriarsi della sua natura prima che della sua stessa tecnica. Leggeranno e per prima cosa impareranno ad ascoltarsi, a sentire la propria voce, a capire come riuscire ad “essere” in quel testo e non semplicemente a recitarlo ad alta voce.
Passeranno poi a perfezionarne l’emissione, ponendo l’attenzione sia alle tecniche respiratorie che a quelle tipiche della dizione. Spossessarsi delle proprie cadenze, dei propri accenti, sarà il passaggio obbligato per potere appropriarsi delle caratteristiche precipue del testo, della sua stessa anima.
Per acquisire la vita pulsante dalle opere, inoltre, è indispensabile tenere conto del fronte delle interpretazioni che si possono esplorare: un testo non ha un significato unico, ma al contrario, l’autore lascia aperte molte porte per entrarci e uscirne.
Obiettivo del workshop è quello di conferire al partecipante le informazioni e le nozioni base perché diventi protagonista dell’opera, e non solo della capacità di leggerla a se stesso o agli altri. Un seminario concentrato nel tempo e nella finalizzazione, perché nessuno si senta in dovere di chiedere ad altri quello che dentro di sé ha già. La capacità di VIVERE la propria opera, come quella di interpretare, comprendere e sentire come parte di sé, quella degli altri.